La vallata |
Sua madre era lombarda, suo padre discendeva da antica famiglia magiara.
Amatore studioso e appassionato dell'arte contemporanea, si occupò di commercio d'arte da pochi praticato in quel tempo, e di critica, pubblicando interessanti articoli sui principali giornali italiani.
Appena ventenne aveva cominciato a viaggiare nei più importanti centri d'Europa, seguendo le manifestazioni artistiche che avvenivano in Francia, in Germania, in Inghilterra, nel Belgio e nell'Olanda.
Fu appunto in Olanda dopo un soggiorno meditativo sulle rive della Schelda, che sentì l'improvviso bisogno di dipingere.
Aveva oltrepassato i trent'anni: la sua accademia e il suo maestro furono i monti del Lago Maggiore dove si ritirava sovente.
Il Grubicy divenne così commerciante, mecenate, mentore e consigliere del gruppo dei divisionisti, e nel contempo acquafortista e pittore valoroso di quello stesso gruppo, ma con una personalità propria inconfondibile e raffinata, maestro incontestabile nel rendere gli effetti dei cieli nuvolosi, degli intrecci degli alberi, dei riflessi delle acque e delle luci dei crepuscoli. Le sue opere furono e sono ancora meno conosciute ed apprezzate in Italia che all'estero; tuttavia la maggior parte della sua produzione è rimasta in Italia, disseminata in pubbliche gallerie ed in raccolte private.
Si citano: "Perle d'amour"; "Primavera"; "Alla sorgente tiepida"; "Ritratto donna alla finestra"; "Ritratto della madre che cuce"; "La sera"; "Sinfonia crepuscolare"; "Notte"; "Mattino"; "La buona sorgente"; "El crapp di Regoritt"; "La vallata"; "Tutto candore"; "Ritratto della madre intenta a dipingere", tutte nella Galleria d'Arte Moderna di Milano; in quella di Roma un "Trittico"; "Terzetto tenue", nel Museo Civico di Torino; "Autunno" e "Inverno", nella Galleria Internazionale d'Arte di Venezia; "Neve in agosto a Schilpario", nella raccolta del l'Accademia Carrara di Bergamo; "La vallata", nella collezione del maestro Toscanini; "Quando gli uccelli vanno a dormire", di proprietà del senatore Della Torre a Milano; una tela pure dal titolo "Alla sorgente tiepida" nella collezione Tessaro (Olanda).
La sua pittura è rappresentata al Luxembourg di Parigi, al Museo Ixelles di Bruxelles e in primarie collezioni private dell'Olanda.
Come acquafortista ottenne rinomanza internazionale per la delicatissima tonalità atmosferica, per il sapiente controluce ottenuto nei suoi lavori.
Eseguì una trentina di incisioni riproducenti sempre dei paesaggi.
(da A. M. Comanducci)